venerdì 16 novembre 2007

Montefeltro, Montevelcro, Montepanno, e poi stop.

Il marketing, si sa, non è una materia affascinante.
Aggiungi una certa dose di affaticamento umorale dovuto al tempo pessimo, che promette neve ma che poi tiene le sue nuvole stitiche a coprire il sole: che senso ha?
Uffa.
La sala di sociologia è un ambiente rilassante, anche troppo. So che ho il Venerdì di Repubblica che mi aspetta al sicuro nella mia borsa. La tentazione di scaricare musica sfruttando il wifi universitario si è rivelata una finta chance, dato che non so usare i programmi che ho installato e mi sa che si sono premurati, loro, le divinità dell'ufficio informatico, di non lasciarci contravvenire nessuna legge in materia di copyright. miseria. Ho anche fame, ed è universalmente noto che con la fame non si può studiare. Non arriva glucosio al cervello.
Ci sono delle macchinette al secondo piano, ma, sebbene offrano scelte di qualità, non posso comunque permettermi di mangiare poco prima della presunta cena. Ora, non sono una maniaca salutista, ma nemmeno un'ignava.
No, tutti gli input mi urlano di fuggire, di spegnere il computer e fingere di non avere le possibilità materiali di studiare in queste condizioni.

E invece no.
Provo.
Riverisco,
e continuo.

ECM